Cominciamo con Paolo e Matteo Monticelli di Aquabuddy, una start up che produce dispositivo medicale domestico per l'assistenza di malati costretti a letto.
"Innovazione è tutto ciò che riesce a trasmettere al consumatore, utente e cliente emozioni e stimoli mai provati prima d’ora. Innovazione vuol dire anche migliorare la vita delle persone in modi inaspettati, contribuendo al loro benessere psicofisico"
Che consigli darebbe a chi decide di aprire una start up?
Se si vuole iniziare a fare impresa con una nuova idea bisogna prima di tutto avere alle spalle un minimo di esperienza nel mondo del lavoro. Il primo consiglio quindi è quello di entrare in contatto con la realtà delle imprese, magari facendo un’esperienza lavorativa in un’altra azienda prima di decidere di aprirne una propria.
Il secondo consiglio è quello di essere innamorati della propria idea, sostenendola con tenacia e al tempo stesso fare tesoro delle critiche.
Terzo non avere paura di sbagliare. Errare è una parte importante del processo innovativo, per prendere la direzione giusta alle volte è necessario perdersi.
Quali sono le tre skills più importanti per un imprenditore?
Dedizione, ottime capacità comunicative e passione per il lavoro. Queste tre caratteristiche devono essere utilizzate per mettere a fuoco un macro obiettivo, che va seguito con costanza e coraggio nonostante le problematiche che si possono incontrare sul cammino.
Qual'è l'ultimo progetto innovativo della vostra azienda?
La nostra start-up è in procinto di lanciare sul mercato il primo dispositivo medicale ad uso domestico che permette di prendersi cura dell’igiene dei disabili allettati direttamente nel loro letto di degenza: Aquabuddy Home uno strumento trasforma il letto degli allettati in una vasca da bagno consentendo a chiunque, famigliare, OSS o badante, di pulire in profondità un persona non autosufficiente in pochi minuti.
Si eviterà così di acquistare dispendiosi ausili per il trasferimento dell’allettato, e al contempo si favorisce il suo benessere fisico e psichico.
Come può una start up collaborare con le grandi imprese. Qual'è la vostra esperienza?
Le capacità e le conoscenze che si stanno sviluppano nelle nuove imprese, soprattutto nelle start-up innovative, possano essere prese in prestito dalle grandi aziende, permettendo così una sinergia di conoscenze che ottimizza le risorse e contribuisce alla crescita del know-how di molti comparti produttivi.
Se si vuole iniziare a fare impresa con una nuova idea bisogna prima di tutto avere alle spalle un minimo di esperienza nel mondo del lavoro. Il primo consiglio quindi è quello di entrare in contatto con la realtà delle imprese, magari facendo un’esperienza lavorativa in un’altra azienda prima di decidere di aprirne una propria.
Il secondo consiglio è quello di essere innamorati della propria idea, sostenendola con tenacia e al tempo stesso fare tesoro delle critiche.
Terzo non avere paura di sbagliare. Errare è una parte importante del processo innovativo, per prendere la direzione giusta alle volte è necessario perdersi.
Quali sono le tre skills più importanti per un imprenditore?
Dedizione, ottime capacità comunicative e passione per il lavoro. Queste tre caratteristiche devono essere utilizzate per mettere a fuoco un macro obiettivo, che va seguito con costanza e coraggio nonostante le problematiche che si possono incontrare sul cammino.
Qual'è l'ultimo progetto innovativo della vostra azienda?
La nostra start-up è in procinto di lanciare sul mercato il primo dispositivo medicale ad uso domestico che permette di prendersi cura dell’igiene dei disabili allettati direttamente nel loro letto di degenza: Aquabuddy Home uno strumento trasforma il letto degli allettati in una vasca da bagno consentendo a chiunque, famigliare, OSS o badante, di pulire in profondità un persona non autosufficiente in pochi minuti.
Si eviterà così di acquistare dispendiosi ausili per il trasferimento dell’allettato, e al contempo si favorisce il suo benessere fisico e psichico.
Come può una start up collaborare con le grandi imprese. Qual'è la vostra esperienza?
Le capacità e le conoscenze che si stanno sviluppano nelle nuove imprese, soprattutto nelle start-up innovative, possano essere prese in prestito dalle grandi aziende, permettendo così una sinergia di conoscenze che ottimizza le risorse e contribuisce alla crescita del know-how di molti comparti produttivi.
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